WATER SQUARES

5 Water square Benthemplein Rotterdam – Progetto di De Urbanisten

L’idea innovativa per raccogliere l’acqua piovana nella città è un nuovo sistema denominato “water squares”. Si intendono grandi spazi pubblici capaci di trasformarsi in bacini di stoccaggio. Un modo innovativo per gestire e raccogliere l’acqua piovana nelle città: le water squares ossia semplici spazi pubblici capaci di trasformarsi in bacini di stoccaggio  per poter essere utilizzati con una nuova funzione sociale.

Uno spazio che possa raccogliere e conservare una quantità enorme di acqua, derivante dai periodi di intensa attività piovosa, da adottare nei periodi di grande siccità e sopperire la mancanza di risorse idriche necessarie alla collettività. Una pianificazione intelligente capace di far fronte alla carenza di acqua nei periodi critici, immagazzinarla per poterla utilizzare nel momento del bisogno in modo sicuro e sostenibile.

22 Water square Bellamyplein Rotterdam – Florian Boer De Urbanisten e Gementee Rotterdam

Per questo motivo, progettare soluzioni di intervento in modo da trasformare le nostre città a prova dei cambiamenti climatici e dei danni da essi derivanti, è una sfida che non può essere sottovalutata e che sta mobilitando tecnici e professionisti soprattutto del Nord Europa. Tale ipotesi consente anche di alleviare il sistema fognario corrente per lo smaltimento delle acque piovane rendendolo meno vulnerabile riducendo, al contempo, l’inquinamento idrico ed atmosferico dei nostri territori.  Pertanto anche gli interventi su piccola-scala, quali i green-roofs, i rain gardens e le cisterne di raccolta delle acque, possono contribuire in maniera significativa alla gestione delle risorse idriche. Oltre a queste soluzioni progettuali si possono aggiungere, testate ormai nel tempo, anche le più recenti water squares o “piazze d’acqua”.

Le water squares, posizionate in luoghi strategici delle città, sono semplici spazi pubblici multifunzionali che diventano, nel caso di forti piogge ed inondazioni,  bacini di raccolta e stoccaggio delle acque piovane, così da alleggerire la pressione sull’impianto fognario e da avere preziose riserve di acqua da utilizzare  nei momenti di maggiore siccità e stress idrico.

Di seguito vengono visualizzate alcuni esempi di sistemi di questo tipo.

1 Water square Bloemhof Rotterdam – Florian Boer De Urbanisten e Studio Marco Vermeulen

 L’idea nasce dalla mente del gruppo multidisciplinare olandese De Urbanisten e dallo Studio Marco Vermeulen con l’appoggio della Municipalità della città di Rotterdam per la biennale di architettura di Rotterdam del 2005 (“The Flood”  dedicata al rapporto tra l’acqua e la città) con l’intento ambizioso di rendere le città per l’anno 2025 completamente immune dai cambiamenti climatici.

Lo schema sottostante evidenzia il funzionamento delle Water Squares  mediante l’utilizzo dello spazio urbano nel caso di tempo buono e soleggiato per il 90%  e quello in caso di maltempo e pioggia per il restante 10% con la potenzialità di un grande risparmio economico.

3 Water squares concept – De Urbanisten

Durante le piogge di lieve e media intensità l’acqua verrà semplicemente filtrata ed immagazzinata in bacini di stoccaggio nascosti, così da poter essere riutilizzata in futuro. Al contrario, in caso di forti precipitazioni, la piazza, allagandosi, fungerà da vero e proprio bacino di raccolta e decantazione delle acque, in maniera da gestirne l’immissione nel sistema fognario, evitandone così il suo sovraccarico. La piazza, comunque, sarà sempre fruibile dai cittadini, indipendentemente dal livello di allagamento dei bacini artificiali, attraverso strutture appositamente studiate, per il gioco o il relax che ne consentono l’utilizzo. il ristagno dell’acqua, nel caso di forti precipitazioni, che potrà verificarsi in modo saltuario ed eccezionale, non dovrà superare le 32 ore per evitare problemi igienici.  

Le Water Squares  possono essere  progettate per raccogliere anche l’acqua dai tetti dei fabbricati limitrofi convogliando, preventivamente, le acque ad un impianto di filtraggio e trattamento interrato in modo da garantire bacini idrici privi di sostanze tossiche ed inquinanti.

Uno dei primi esempi di questo sistema innovativo è la “Bellamyplein water plaza” di Rotterdam del 2012 con un bacino di 300 mq. ed una capacità di raccolta di 750mc. Un altro esempio, su scala maggiore, è stata inaugurata a dicembre del 2013 “Benthemplein water square” della capacità di 1700 mc. Quest’ultima piazza si trova in una delle zone a maggiore rischio di allagamento e nel periodo asciutto essa viene utilizzata per lo sport, il relax ed il teatro all’aperto. In particolare tale piazza ha tre bacini di cui solo uno viene utilizzato per raccogliere le acque del periodo di maggiore piovosità mentre le altre due , più piccole, raccolgono le acque dei dintorni.

Altre città quali Copenhagen e Singapore hanno progetti di studio per verificare la fattibilità di realizzare strutture con questa esplicita funzione.

Di seguito alcune immagini della Bellamyplein e della Benthemplein.

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